indirizzo: Via Antonio de Nino, 37

Orari: In occasione di rappresentazioni o concerti

Ingresso: A pagamento, secondo spettacoli in programma

Descrizione

L'edificio, il più grande dei teatri storici abruzzesi ed uno dei migliori per acustica, attrezzatura tecnica e soprattutto bellezza,  ricalca la tipologia tripartita settecentesca, costituita da tre corpi di fabbrica: uno più basso, che si affaccia sull'attuale via Angeloni, con ingresso, fumoir e bar; uno centrale in cui si trovano vestibolo, platea, palchi e corridoi; infine quello posteriore, destinato al palcoscenico, camerini e disimpegni. L’avancorpo di ingresso richiama con evidenza lo stile neoclassico: il prospetto principale presenta semicolonne doriche - che inquadrano cinque arcate a tutto sesto e sostengono una trabeazione con fregio costituito dall’alternarsi di metope e triglifi – e, al di sopra, un ampio terrazzo con balaustrata in pietra. La parte superiore della facciata, in cui si aprono finestre con timpano triangolare tra lesene di ordine composito, è conclusa da un classico frontone. All’interno una ricca decorazione a stucco contraddistingue vestibolo e fumoir; ad impreziosire la sala  sono i piccoli lampadari in cristallo di boemia e il rivestimento in seta damascata e, in alto, sovrasta la platea una grande corona luminosa composta anch’essa da preziosi cristalli di boemia. I posti a sedere – settecento in totale – sono distribuiti tra l’ampia platea, con forma a ferro di cavallo, sessantacinque palchi, separati da archi ribassati ripartiti in quattro ordini, un anfiteatro e il loggione.  Tra la platea e il palcoscenico, separata da una balaustra in legno, si trova la buca dell’orchestra, l’unica in Abruzzo in grado di ospitare cinquanta elementi. Attualmente nel teatro si svolgono, oltre all’annuale stagione di prosa, opere liriche, spettacoli, concerti - organizzati dalla Camerata Musicale sulmonese e dall’Ateneo Internazionale della Lirica -  e altre manifestazioni ed eventi curati dalle numerose associazioni culturali locali, il prestigioso Concorso Internazionale di Canto Lirico "Maria Caniglia”, istituito nel 1983 ed intitolato alla famosa soprano.

Note storiche

Prima della costruzione dell’attuale Teatro, intitolato nel 2001 alla soprano abruzzese Maria Caniglia, Sulmona si era già dotata in passato di strutture adibite a tenere spettacoli teatrali, prima presso il palazzo adiacente la chiesa di Santa Maria della Tomba e successivamente nell’attuale piazza XX settembre. Nel 1925 il Comune cedette a titolo gratuito il terreno su cui realizzare il nuovo teatro e si costituì un comitato cittadino che provvide alla raccolta dei fondi necessari a sostenerne le spese. Il progetto venne curato da Guido Conti, ingegnere capo del Comune, che si ispirò al teatro Quirino di Roma riprendendone lo schema a ferro di cavallo; la facciata in stile neoclassico fu invece disegnata dall’ing. Carlo Del Monaco. I lavori di costruzione iniziarono nel 1931 e si conclusero nel 1933. Per l’inaugurazione, che si tenne la sera del 4 maggio alla presenza delle autorità cittadine e regionali, furono allestite due grandi opere, il "Rigoletto" di Giuseppe Verdi e l’"Andrea Chenier" di Umberto Giordano; interpreti d'eccezione, tra gli altri: il tenore Antonio Bagnariol, il baritono Benvenuto Franci e la soprano Maria Caniglia, diretti dal Maestro Francesco Salfi. Denominato in origine “Teatro Littorio”, era di proporzioni monumentali, con una capienza di oltre mille posti a sedere, forse sovradimensionato rispetto alla città che all’epoca contava una popolazione di circa 15.000 abitanti; oggi però, nonostante la riduzione a settecento posti per esigenze di sicurezza, esso è perfettamente rispondente alle esigenze culturali della comunità locale.