Conosciuto anche con il nome di San Pietro, è posto sul monte Morrone, a 1379 m s.l.m., sulla stessa direttrice dell’Eremo di Sant’Onofrio; si raggiunge partendo dalla località Colle delle Vacche e percorrendo un sentiero che sale attraverso un bosco di pini.
L’edificio originario fu eretto probabilmente nella seconda metà del XIII secolo per volere di Pietro Angelerio che, secondo testimonianze tratte dal suo processo di canonizzazione, vi si ritirò più volte in meditazione e preghiera nel corso degli anni: è plausibile, infatti, che fosse un romitorio. Le testimonianze a tal proposito sono però discordanti, in quanto per alcuni si trasformò successivamente in cenobio: vero è che intorno alla piccola chiesa non vi sono tracce di mura o resti di costruzioni di qualunque tipo ed essa è di dimensioni troppo ridotte per poter ospitare una sia pur piccola comunità di monaci; nel XVI secolo viene definita “cappelluccia”.
La chiesetta attuale è il risultato di un intervento di ricostruzione del XVII secolo; fino agli anni Venti del ‘900 era in migliori condizioni di conservazione ed ancora abitata da un eremita, che però non risulta più presente già nel 1924.