indirizzo: Annunziata, Corso Ovidio

Orari: Temporaneamente chiuso

Ingresso: Libero

Descrizione


Nel sito le varie fasi cronologiche delle opere in muratura sono evidenziate da malta di diverso colore al fine di consentirne una più chiara lettura. Nel livello inferiore, a circa 1,80 metri di profondità si trovano i diversi ambienti che costituivano la ricca dimora, quasi tutti con pavimento rivestito a mosaico con tessere bianche e fascia perimetrale nera, tranne gli ultimi due con pavimento in opus signinum, cioè composto da “cocciopesto” misto a scaglie di pietra e mattoni, con molta probabilità riferibili a locali di servizio.

I cinque ambienti della casa erano situati attorno ad uno spazio centrale scoperto – una piccola corte interna – con rozza pavimentazione, ove probabilmente alloggiava una vasca per la raccolta delle acque piovane. La maggior parte delle pareti di epoca romana sono andate perdute nei successivi interventi di spoliazione per recuperare materiale da costruzione, sebbene alcune in opus quasi reticulatum siano ancora ben visibili. Sono inoltre evidenti alcune modifiche apportate alla casa in un secondo momento, forse alla fine del I sec. a.C. quando, per mutate esigenze di spazio, si provvide a ridurre le dimensioni della stanza principale.

Su appositi pannelli esposti a parete sono state parzialmente ricomposte le pitture che abbellivano la domus, rinvenute nello scavo in numerosissimi frammenti: si tratta di un ciclo pittorico di notevole qualità artistica il cui schema decorativo fa riferimento al cosiddetto Terzo Stile pompeiano. L’intera partitura decorativa era impostata sulla rappresentazione di miti e simboli del ciclo dionisiaco, con una megalografia che ritrae la sacra unione di Dioniso e Arianna e la disputa tra Eros e Pan.

All’interno delle vetrine, allestite lungo il percorso, sono esposti i reperti restituiti dall’indagine dell’area - appartenenti all’età romana e alle successive epoche medievale e rinascimentale - oltre che altri manufatti pertinenti ai siti archeologici di Ocriticum e del territorio peligno: frammenti di maioliche, monete, oggetti decorativi e d’uso quotidiano.

Note Storiche

Grazie allo scavo archeologico condotto, dal 1991 al 1993, in occasione dei lavori di ristrutturazione e consolidamento delle strutture in un locale al pianterreno del Palazzo della SS. Annunziata, sono tornati alla luce i resti di una domus, abitata dal I sec. a.C. alla metà del II sec. d.C.: è qui che si conclude il percorso museale archeologico che si sviluppa all’interno del palazzo nelle sezioni pre-protostorica italica e romana. Una passerella metallica soprelevata consente al visitatore di attraversare l’intero sito e di osservare da vicino i diversi livelli stratigrafici con la linea del tempo che dall’epoca romana, attraverso il Medioevo e il periodo Rinascimentale, arriva fino ai nostri giorni.