indirizzo: Vicolo del Vecchio, 1

Orari: Tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30

Ingresso: A pagamento

Descrizione


Frutto di una convenzione tra vari Enti ed istituzioni tra cui Diocesi di Sulmona-Valva, Comune di Sulmona e Soprintendenza e allestito alla fine del 2002 nell’ex-convento di Santa Chiara, il museo occupa tre diversi ambienti, distribuiti intorno al chiostro: la cappella interna per le monache di clausura - che da qui potevano, tramite grate, partecipare alle cerimonie liturgiche nella chiesa -  una sala minore e l’ex-refettorio. In esso sono confluite opere databili tra il XII e il XIX secolo - provenienti dalla cattedrale e da altre chiese cittadine e della Diocesi - che spaziano da dipinti su tavola e su tela a reperti lapidei, dalle sculture lignee alle oreficerie, dai codici ai manufatti tessili,  testimonianze spesso nascoste dell’intensa vita spirituale, culturale ed artistica del territorio.
In una ulteriore sala è collocato un Presepe artistico in esposizione permanente.

Museo

La prima sala espositiva è ricavata nella Domus Orationis, la cappella riservata alle Clarisse, dove è stato rinvenuto un ciclo pittorico medievale con Storie della vita di Gesù e di San Francesco e sono conservati anche due dipinti murali risalenti alla prima metà del XVI secolo. Sono qui raccolte opere che vanno dal XII al XV secolo: manufatti tessili, tra cui una Casula in seta ricamata in oro di fine XII - inizi XIII secolo, proveniente dal Tesoro della Cattedrale di Sulmona e una Mappula serica di fine XII secolo; sculture lignee del XIV e XV secolo, la cui produzione fu particolarmente significativa nella regione. Tra le oreficerie, alcuni capolavori trecenteschi delle botteghe orafe sulmonesi, punzonati con il bollo distintivo: di rilievo il Calice con patena in argento dorato e smalti opera dell’artista sulmonese Ciccarello di Francesco di Bentevenga ed il Pastorale, anch’esso espressione della prestigiosa scuola orafa cittadina di fine XIV secolo o primi del successivo. Attraverso una sala minore, con dipinti su tavola e su tela del XVI secolo e argenti liturgici, si accede al vasto Refettorio – affrescato con il tradizionale Cenacolo – che custodisce una notevole raccolta di paramenti sacri che vanno dal XV al XIX secolo, manoscritti - tra cui il Duecentesco codice membranaceo miniato Missale fratrum minorum - e suppellettile ecclesiastica dall’Età barocca all’Ottocento con turiboli, calici, ostensori e paci. Tra le pitture, in gran parte pale d’altare dipinte ad olio su tela, alcune vantano attribuzioni ad artisti di fama, come La nascita della Vergine riferita al Cavalier d’Arpino e il San Giacomo Apostolo spettante al bergamasco Paolo Olmo. Di pregio anche la Madonna col Bambino e devoti attribuita al sulmonese Alessandro Salini.

Presepe

Realizzato interamente in legno, in circa quattro anni di lavoro, con oltre 1100 pezzi disposti su una superficie di quasi 12 mq, è una fedele e appassionata ricostruzione della vita e dei mestieri della Sulmona tra fine Ottocento e inizi Novecento, che l’autore – l’artigiano Enzo Mosca – ha minuziosamente rappresentato. Tra le varie “scene” riproposte vi è il Mercato – con più di 140 figure, alcune delle quali vestite, principalmente le donne, con costumi tipici abruzzesi – e quella della Natività, che diviene in realtà solo un momento di questa nostalgica e tenera riproposizione della passata quotidianità.