indirizzo: Via Porta Pacentrana, 107

Descrizione


La porta si apre lungo il lato orientale della cinta muraria trecentesca - sulla strada che conduce a Pacentro, da cui il nome - e serviva il borgo omonimo. È da identificare con ogni probabilità con la Porta Orientis, come sembrerebbe dedursi dal Rituale delle Rogazioni conservato presso l’Archivio della Cattedrale di S. Panfilo che, alla carta 53, riporta la dicitura Porta Pacentrana su di una evidente cancellatura, apportata presumibilmente per sostituire la denominazione originaria di Porta Orientis che compare invece in altri punti del medesimo manoscritto. Sostituì nella funzione Porta Manaresca, inclusa nella prima cinta muraria, allorché tra il finire del XIII secolo e l’inizio del  successivo fu realizzato l’ampliamento della cerchia difensiva per inglobare nel nucleo dell’abitato i nuovi borghi sorti a ridosso delle antiche mura. Attualmente si presenta incorporata in fabbricati di proprietà privata, che ne hanno utilizzato il piano superiore, un tempo adibito a sala d’armi.  

Altre info

La facciata esterna, intonacata, è dipinta con un motivo a cubi prospettici sui toni del color mattone su fondo bianco, disposti a spina di pesce. L’arco a sesto acuto s’imposta su semplici cornici modanate. I piedritti di sostegno, soprattutto quello di sinistra, non sembrano accordarsi al meglio con le cornici d’imposta, lasciando presupporre che la porta, in epoca imprecisata, abbia subito dei rimaneggiamenti. Al di sopra della chiave dell’arco è apposto uno scudo araldico in pietra, completamente scalpellato, così da rendere illeggibili le armi che vi erano scolpite. Ai lati della porta si conservano tratti della cortina muraria che circondava la città, realizzati in conci di pietra grossolanamente squadrati. La volta a botte del passaggio interno, che sostiene il piano superiore, poggia su muri di sostegno fortemente strombati; sono ancora visibili gli appoggi dei cardini delle ante che chiudevano la porta quand’essa era in funzione.