indirizzo: Corso Ovidio, 6

Descrizione

La porta sud di accesso alla città medievale era inserita nella seconda cinta muraria, edificata tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo per far fronte alle nuove esigenze difensive dell’abitato urbano conseguenti all’imponente crescita demografica e all’espansione urbanistica che Sulmona aveva avuto durante il periodo della dominazione sveva (sec. XIII).

Denominata in precedenza “Porta Nova”, forse perché posta sulla direttrice dell’antica “Via Nova”, difendeva l’ingresso sud della città ed era posta sull’importante asse stradale di collegamento con Napoli, capitale del Regno.

Altre info

La porta è a pianta rettangolare e si presenta attualmente svincolata dalle mura - abbattute nel XIX secolo per agevolare la viabilità - e priva delle originarie merlature di coronamento. L’apparato decorativo esterno presenta, nella zona basamentale, un bugnato rustico ingentilito, nei pressi della cornice marcapiano, con rosoncini a rilievo. Nel settore superiore il paramenteo murario è liscio con conci regolari recanti il medesimo motivo del rosoncino, questa volta lavorato in altorilievo. Lo stesso elemento è riproposto nel profilo della finestra centrale, forse in origine bifora, le cui mensole d’imposta recano bassorilievi con scene di caccia e riti sacrificali, di probabile epoca romana. Anche i due capitelli, inseriti alle estremità della porzione mediana del prospetto, con leoncini e decorazioni fogliacee, sembrano provenire da edifici più antichi. Ai lati del finestrone compaiono due aperture - probabilmente posteriori - e gli stemmi con i gigli angioini; un ulteriore stemma, poco leggibile, è posto sopra l’arco di accesso a sesto acuto. Il piano superiore era destinato ad alloggio del corpo di guardia, raggiungibile mediante una scalinata esterna di cui oggi sono ancora visibili le mensole che ne sostenevano il pianerottolo, lungo il fianco occidentale dell’edificio. Nella parte interna del portale sono riconoscibili le scanalature di scorrimento della saracinesca di chiusura: il passaggio è coperto da una volta a crociera costolonata. La più semplice facciata verso la città presenta, in asse con l’arco della porta, una finestra rettangolare con stipiti di risulta, decorati con viticci intrecciati, figure umane ed animali. Sul lato sinistro si conservano i resti di un altare dedicato alla Madonna della Pace (sec. XIV), con arco ogivale in pietra lavorata a motivi vegetali e dentelli, che poggia su mensole con figure antropomorfe e soggetti fantastici; sul timpano un agnello crocifero e tracce di affreschi sulla parete.