indirizzo: Via Iapasseri, 51

Descrizione

Il nome attuale della porta è la volgarizzazione della originaria denominazione Johannis Passarum, sicuramente derivata da un personaggio che aveva provveduto al suo rifacimento o che vi abitava nei pressi, come è stato riscontrato più volte per altre porte cittadine. Il varco si apre a nord-est dell’antico recinto e fu il solo, insieme a Porta Bonomini, situata all’angolo opposto, a mantenere la sua funzione anche dopo l’ampliamento della città in epoca trecentesca con la costruzione della seconda cinta muraria e delle relative nuove porte. Non è documentata in tempi anteriori al XIII secolo ma, come gli altri ingressi del primo recinto, è certamente più antica. Nel 1521 pare ne fosse stata decisa la chiusura e l’università, d’accordo con i membri dell’opera della città, alienò parte della via che vi dava accesso a favore di un certo Domenico di Cola di Cansano per la somma di due ducati; non sappiamo però se tale proposito fu messo in pratica, poiché è menzionata anche in epoche successive.


Altre info

La porta, posta alla sommità di una ripida rampa di accesso che prosegue al di là di essa in direzione opposta, conserva i soli piedritti in pietra; fotografie della fine dell’Ottocento mostrano la presenza di un architrave protetto da una tettoia a due spioventi coperta da tegole. Sul lato sinistro è visibile internamente l’appoggio del cardine di una delle due ante di chiusura, che venivano ancora regolarmente serrate nelle ore notturne fino agli inizi del secolo scorso.