indirizzo: VIa Buonomini 1, Sulmona

Orari: Chiusa dal sisma del 2009

Descrizione


La chiesa ha origini antiche, è infatti citata in un documento notarile del 1266 e nel Catasto cittadino del 1376. In origine era di dimensioni minori e fu ingrandita a metà del XVII secolo; il fronte rimase però incompiuto. L’edificio, nelle forme attuali, è frutto della ricostruzione settecentesca, seguita al terremoto del 1706.
Nel 1748 la parrocchia di San Pietro assorbì quella di San Silvestro ed ebbe il nome di “San Pietro Apostolo e San Silvestro Papa”; oggi la chiesa è ancora contitolare della parrocchia insieme a Santa Maria ad Nives, anche se la sede parrocchiale è stata trasferita nella chiesa di San Francesco della Scarpa.

Esterno

La facciata in pietra concia è tripartita da un ordine di lesene ioniche che inquadrato centralmente il portale principale; posto su tre gradini presenta un fornice rettangolare con cornice modanata, inquadrato da un ordine a fascia sormontato da mensole che sorreggono un timpano semicircolare spezzato che accoglie al centro il motivo di una croce. L’architrave è occupato dal bassorilievo di una testa di putto alato. Il settore superiore, ma portato a termine, presenta una muratura rustica interrotta da un finestrone centrale che assicura l’illuminazione dell’aula retrostante. Dalla lunetta del portalino a sesto acuto, sul fianco sinistro dell’edificio, a fine Ottocento fu staccato - per ragioni conservative - un affresco del XV secolo raffigurante una Madonna col Bambino e Santi, oggi conservato nella Sala degli Affreschi e delle Oreficerie della Sezione medievale-moderna del Polo Museale Civico della SS. Annunziata.

Interno

La pianta è ad aula coperta a botte, con sei cappelle laterali (tre per lato) con altrettanti altari. In controfacciata era presente una cantoria lignea che ospitava, un tempo, un organo settecentesco di cui oggi rimangono solo pochi resti. Anticamente custodiva anche una campana in bronzo del 1492 con inciso lo stemma della città ed un Crocifisso ligneo, su croce dipinta a tempera del XV secolo, già appartenuto alla diruta chiesa di Sant’Agostino, per i cui capicroce - che riproducono l’Eterno Padre e i Dolenti - è stata avanzata anche un’attribuzione a Giovanni da Sulmona, importante pittore attivo nel XV secolo. Entrambe le opere sono oggi conservate nel Polo Museale Civico Diocesano di Santa Chiara.