indirizzo: Via Corfinio 41, Sulmona

Orari: Chiusa in seguito al sisma del 2009

Ingresso: Attualmente interdetto

Descrizione

Non si conosce il periodo esatto di costruzione dell’edificio che, nelle forme attuali, sembrerebbe riconducibile ad un intervento di ricostruzione seguito al terremoto del 1706. 

Sulla porta d’ingresso furono poste le insegne, oggi non più visibili, della famiglia Merlini, una tra le più antiche ed aristocratiche casate sulmonesi, estintasi verso la metà del Seicento. Le tre lettere che un tempo incise sulla chiesa – M.E.P. – secondo lo studioso sulmonese Francesco Sardi de Letto avrebbero potuto significare “Merlinorum erat Parochia”. 

La piccola chiesa,  alla quale furono accorpate le parrocchie di Sant’Andrea della Postergola e di San Giovanni, fu parrocchia fino al 1910 circa, quando il titolo fu trasferito nella chiesa di San Francesco della Scarpa.

Esterno

La facciata intonacata e delimitata da due massicci cantonali in pietra, è suddivisa in due livelli da una sottile cornice marcapiano. Il portale presenta al centro dell’architrave una testina angelica ad altorilievo e, al di sopra, una mostra con cornice a campana contenente un affresco in cattivo stato di conservazione. Al centro della parte superiore si apre una semplice finestra rettangolare in pietra, alla quale si aggiungono altre tre finestre di eguale forma su entrambi i muri perimetrali, realizzati in opera incerta. Nella costruzione della chiesa furono utilizzati marteriali di risulta, come attestato dalla singolare presenza di una piccola testa di statua, probabilmente di epoca romana, incastonata nella parere perimetrale destra della chiesa.

Interno

La chiesa, di dimensioni modeste, ha una pianta ad aula; l’altare, lungo la parete di fondo, è affiancato da due nicchie. Oltre ad un pregevole corredo liturgico, vi si conserva un gruppo scultoreo raffigurante la Fede e la Carità, opera databile al XX secolo, realizzata con l’utilizzo di materiali diversi. Lavorata ad altorilievo, è riconducibile alla mano di Giovanni Feneziani, scultore e decoratore aquilano attivo nella prima metà del ‘900. La tecnica di lavorazione del cemento e del ferro, utilizzata per le figure, si ritrova frequentemente nelle opere del Feneziani conservate in altre chiese dell’Abruzzo aquilano.