indirizzo: Piazza Garibaldi, 42

Ingresso: Proprietà privata

Descrizione


Il palazzo si affaccia su piazza Garibaldi con l’imponente facciata articolata su tre livelli principali: il piano terra con le botteghe dotate di portali in pietra  a sesto ribassato e di finestre quadrotte; il piano nobile, fasciato inferiormente da cornici marcapiano e marcadavanzale sulle quali poggiano le imponenti finestre a timpano mistilineo; il secondo piano, nel quale si alternano eleganti finestre rettangolari con timpani curvilinei spezzati con volute affrontate ad aperture dello stesso tipo ma dotate di balconi dal profilo curvilineo sorretti da mensole. L’impaginato di facciata si conclude con l’alto cornicione in pietra su mensole che include le piccole finestre dell’ammezzato di sottotetto.
Lo spigolo orientale del palazzo, che immette in via Margherita, è sottolineato dal possente cantonale in pietra che che muta forma e si alleggerisce verso l’alto, seguendo il passo delle cornici marcapiano del prospetto sulla piazza, e media il passaggio al prospetto laterale, più semplice nel linguaggio, e caratterizzato dalla presenza dell’elegante portale ad arco con voluta in chiave, inquadrato da un ordine di paraste tuscaniche che sorreggono l’architrave sormontato da un fastigio barocco con volute e  conchiglione centrale.     

Note storiche

Come avvenuto per la maggior parte degli edifici residenziali del centro storico, il palazzo è frutto di interventi di ricostruzione, seguiti dal terremoto del 1706, che hanno contribuito a definire la lunga cortina meridionale del vasto spazio urbano di piazza Garibaldi. Il ramo Anelli-La Rocca ha inizio nel 1844 quando Angelica Zampichelli, vedova del barone Raffaele La Rocca di Pacentro, nomina come erede universale un membro della famiglia Anelli, Luigi. Con un atto notarile vengono così attribuiti agli Anelli il cognome ed il titolo, oltre al palazzo Zampichelli (da cui il nome popolare Ciampichille dato alla salita di Via Margherita che lo costeggia). Il ramo Anelli – La Rocca si estingue a metà del secolo scorso.